02 November, 2008

Primi giorni



Io lavoro presso la Fundacion Don Bosco.
E’ una specie di casa- famiglia, ci sono circa 40 bambini ospiti, dai 6 ai 18 anni, che passano li la settimana per poi tornare a casa il sabato.
E poi ci sono circa 40 persone che ci lavorano ma, che ci facciano li, nessuno lo ha ancora capito.
Inoltre, per mantenere lo spirito di casa-famiglia, buona parte di queste 40 provengono tutte dalla stessa famiglia. Allargata ovviamente.
Jarima, la direttrice, mi spiegava l’altro giorno che, dato che siamo esseri umani, può capitare che ci sia quella mattina che ci manca talmente tanto la ragazza/o che non possiamo andare al lavoro. Allora in questi casi non è che ci si deve sforzare, se capita si sta a casa e basta.
Siamo esseri umani dopo tutto.
C’è gente qui a cui sono morti i nonni 17 volte nell’ultimo anno. E lavorano in Fundacion da 10 anni! Lascio a voi il conto.
E poi ci sono i bambini. Come sono carini!!!! Ognuno ha delle sue proprie qualità.
A Richard, ad esempio, piace correre nudo per le stanze. A lui piace anche arrampicarsi sui mobili.
Si potrebbe dire che corre e si arrampica nudo sui mobili.
E poi ci sono José e Gonzales. A loro piace frustare con la cintura chi si arrampica nudo sui mobili.
Quindi, ricapitolando, entro in stanza e mi trovo Richard appollaiato su un mobile a due metri d’altezza che urla e non riesce a scendere perché gli altri due gli tirano delle fustigate sul sedere con le cinture facendo una specie di danza della pioggia.
Tento di intiepidire la situazione e mi becco una fustigata anch’io.
Abdico, se la vedano tra loro.
I bambini qui sono un po’ degli animali, direttamente dalla giungla alla tavola.
Gonzales è tanto carino, è il più piccolo! Ha due orecchie a sventola che sembra dumbo e difatti tutti lo chiamano dumbo. Però a lui non piace e così quando succede si trasforma nell’incredibile Hulk e spacca tutto.
Poi ogni tanto prendo le sue parti e così lui è contento.
Però l’altro giorno è scappato da scuola. Hanno mandato me a cercarlo.
L’ho trovato inginocchiato per terra nel prato che mangiava l’erba. La mangiava proprio!
Mi ha offerto un trifoglio, dice che sono i più buoni.
Ho cortesemente declinato.

1 comment:

Marco said...

Primo! :)

ahah!! Cultura e società venezuelane...
Vogliamo anche che racconti come passi las noches calientes!

Ti mando un "high five".

Marco

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