25 May, 2009

Ragazzo, non sprecare l'acqua.


Siamo ufficialmente nella stagione delle piogge. Questo significa che, al posto di una pioggia debole e persistente che dura dalla 5 del pomeriggio alle 5 del mattino come succedeva nella stagione secca(?), ora scoppiano degli acquazzoni tremendi e improvvisi con tuoni e lampi che trasformano le strade in fiumi e i fiumi in mari.
Non ci rimane che nuotare…
Per rendere le cose più interessanti a Merida inoltre ci sono problemi di approvvigionamento idrico.
Se non piove per due settimane l’acqua inizia a mancare, se però piove per più di tre giorni consecutivi inizia a mancare lo stesso perché c’è né troppa.
Qualche giorno fa sono esplose le condutture principali che dalla montagna distribuiscono l’acqua a tutta la città. Sono due enormi tubi in ferro arrugginito che scendono da una laguna poco sopra i 3000 metri d’altitudine. Passano attraverso una piantagione di caffè, un campo di banani abbandonati, la facoltà di agraria e un rivenditore di gomme per auto. E poi spariscono nel sottosuolo e nessuno sa bene dove vadano a finire.
Fatto sta che è abbastanza normale svegliarsi la mattina e scoprire che manca l’acqua. Succede spesso, ma le case sono tutte dotate di serbatoi sul tetto che garantiscono un minimo di sicurezza. Sono i classici bidoni blu che, insieme alle parabole, sono così caratteristici dei tetti delle favelas in tutta l’America Latina.
Qualche giorno fa però, avvisano alla radio che l’acqua sarebbe mancata per 3 giorni. E però 3 giorni iniziano a diventare un problema. Soprattutto se ti colgono così alla sprovvista.
Allora succede che non ci si possa più lavare e non si possa più cucinare la pasta.
In realtà ci si rende conto che il problema più grande è il bagno. Provate a non poter tirare l’acqua per 3 giorni nella vostra bella toilette profumata con le piastrelle azzurre! E provate a pensare a cosa succede in una scuola di 150 bambini che devono passare li 8 ore al giorno... e poi ci sono gli ospedali, gli uffici pubblici, i ristoranti. Se manca l’acqua tutto si paralizza in un istante. E’ quasi peggio dell’elettricità.
Li ci sono i generatori, le candele, e quando fa buio si va a dormire, ma l’acqua è una tragedia.
Dopo il primo giorno hanno chiuso tutte le scuole. Poi è toccato a tutti gli altri. La città si è fermata completamente.
E la gente ha iniziato ad andare al fiume con secchi e bacinelle.
Sembrava di essere tornati indietro nel tempo.
Di fronte alla Funcacion scende una specie di ruscello che normalmente è intubato e passa sotto la strada. Dei ragazzi hanno smontato il tubo in cinque minuti, aggiunto un pezzo di guaina e, detto fatto, hanno allestito una stupenda doccia all’aperto con pura acqua gelata di montagna.
Una festa.
La padrona della casa in cui vivo è invece sconvolta. Ha una vestaglia a fiorellini e delle ciabatte pelose azzurro sexy. Se ne va da una stanza all’altra senza meta borbottando frasi senza senso. E’ dalle 5 del mattino che va avanti e indietro dalla strada con un secchio verde per portare acqua in casa.
Ha deciso che oggi deve fare la lavatrice e un cambio di programma di tale portata, quale sarebbe un rinvio, non è concretamente accettabile dalla sua mente di casalinga.
E’ riuscita a riempire una lavatrice a secchiate! A me non sarebbe mai venuto in mente.
Ma c’è un altro problema che le sta creando un esaurimento nervoso.
Stanno per arrivare le sue amiche e nel lavandino della cucina ci sono dei piatti sporchi che non riuscirà a lavare in tempo.
Chissà mai cosa penseranno, come minimo che in questa casa ci vivono dei maiali.
Questione di punti di vista.