02 July, 2009

Insetti


E’ una lotta impari.
Loro si nascondono tra le pieghe delle tende.
E tu no.
Loro si riproducono ogni settimana a decine anzi centinaia.
E tu no. (meno male)
Loro mangiano la spazzatura.
E tu no.
E questo è un vantaggio mica da niente! Con tutta la spazzatura che c’è al mondo hanno trovato il perfetto sistema per sopravvivere per sempre.

Non c’è un termine preciso per tradurre la parola “cucaracha”. Si potrebbe usare “scarafaggio”, ma non sarebbe la stessa cosa.
La cucaracha e grossa e ha tanta fame. Raggiunge i 5 cm senza grossi problemi e si scofana 5 o 6 crocchette del cane in mezz’ora. Sarebbe come una persona si mangiasse un vitello in 20 minuti.
Il cane ha una paura folle. Si chiama Nube ed è un barboncino bianco sporco.
Sporco perché è sporco, non perché bianco sporco sia il suo colore. Normalmente è solo bianco.
Se lo senti che ringhia e abbaia vuol dire che sta lottando contro una cucaracha che gli frega le crocchette.
Sono crocchette a forma di osso, tutte colorate. Gli scarafaggi ne vanno matti.
Allora lui ringhia e abbaia, ma mica si avvicina.
Paura, eh?
Si, si, paura folle.
Allora l’insettone muove le antenne come se niente fosse, tasta il terreno, corre un po’ qua e po’ là e poi si lancia nella ciotola azzurra.
Mangia che è un piacere, divora tutto e finito il pasto corre sprezzante sotto il frigorifero, dove abita e tiene famiglia.

Qui fa sempre caldo e quindi le casa sono tutte bucate. Le finestre raramente si chiudono e quando si chiudono normalmente sono senza vetri.
Quindi ci entra un po’ di tutto, si vive in comunità con la fauna locale, si condivide il tetto con chi ha meno possibilità di noi.
Con l’inizio della stagione delle piogge è successo che le tarme del legno volanti si siano trovate senza un luogo adatto in cui riprodursi. Ed è con commozione per tanta fiducia nei miei confronti che ho scoperto che la loro scelta è caduta sul mio armadio.
Allora, questi esseri funzionano così: nascono che hanno le alette e si mettono a volare in circolo insistentemente senza che uno riesca ad acchiapparle. Poi dopo un paio di giorni perdono le alette e si trasformano in vermi striscianti.
Il contrario delle farfalle.
A questo punto il verme cerca del legno da mangiare, fa crollare un ripiano o due, caga le uova e tutto ricomincia da capo.
Avevo la stanza piena di vermi.
Prima di andare a dormire mi trovavo quindi impegnato in una battuta di caccia al verme. Perché a questi gli piacciono le pieghe del lenzuolo, oltretutto. Sono stato costretto, per più giorni consecutivi, a commettere tra i 10 ed i 15 omicidi premeditati e senza pentimento prima di andare a dormire. E non bastando la pulizia etnica capitava spesso la notte di sentire una presenza, sul braccio o sul naso, insistentemente impegnata ad interrompere i miei bellissimi sogni.

In questi casi ci manca poco che uno raggiunga la pazzia, dopo un po’ si vedono insetti ovunque, anche dove non ci sono. AHHHHHHHHHHH.
E allora sono passato alle maniere forti. Sterminio di massa dunque.
Sono sceso in giardino e ho catturato un paio di ragni. Li ho messi quindi dentro l’armadio in un angolo tranquillo.
Dopo un paio di giorni è iniziata la strage. Io non so come abbiano fatto, fatto sta che hanno chiamato gli amici e hanno iniziato a costruire ragnatele enormi. Questi poveri vermi volanti non hanno avuto scampo. Nel giro di una settimana sono morti tutti. Un olocausto.
Non li ho più tolti i ragni.
Da quel momento non ho mai più avuto problemi con le zanzare la notte.
Sono completamente sparite, neanche una da settimane.
I ragni in compenso sono sempre più grossi.
Ho creato un ecosistema.

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